Alla luce della normativa sulla circolazione dei veicoli immatricolati all’estero, ed in particolare del modificato art.93 c.d.s., è richiesto agli operatori del settore un attento esame dei documenti necessari a legittimare la circolazione degli stessi sul territorio nazionale qualora condotti da cittadini che abbiano stabilito la propria residenza da più di 60 gg in Italia.
Una pattuglia della Polizia Locale di Bari, nel corso di un controllo di veicolo immatricolato all’estero, richiedeva la produzione di un documento comprovante il titolo in base al quale il conducente avesse la disponibilità dello stesso.
Veniva esibito un contratto di locazione, così come previsto dall’art. 93 c.d.s., che “ictu oculi” presentava delle irregolarità.
Gli agenti, insospettiti, all’esito di ulteriori accertamenti effettuati mediante la banca dati Eucaris, constatavano che il veicolo risultava oggetto di provenienza furtiva. Si procedeva, pertanto, ad approfondire le notizie emerse dall’accertamento consultando anche la banca dati Schengen.
Il veicolo risultava oggetto di un avviso di ricerca e si procedeva quindi al sequestro penale. Contattato telefonicamente il servizio per la cooperazione internazionale di Polizia “Sirene”, si ottenevano i dati necessari per la compilazione degli atti consequenziali; terminata la redazione, il veicolo veniva affidato alla ditta abilitata in attesa del recupero da parte del soggetto legittimato.