Discorso del Comandante
Gen. Michele Palumbo
Saluto ai presenti.
Voglio ringraziare la Regione Puglia, il Presidente, il Vice Presidente, il Dirigente regionale della Sezione “Sicurezza del cittadino, politiche per le migrazioni ed antimafia sociale”, i colleghi della Regione Puglia, tutti i componenti della Commissione tecnico-consultiva delle polizie locali regionali che hanno lavorato a questo obiettivo che oggi si sta concretizzando dopo lunghi anni di attesa, oltre che le nostre Amministrazioni comunali che ci accompagneranno in questi percorsi formativi. L’offerta formativa regionale in questi anni è sempre stata attiva verso i campi sociali più svariati, promossa verso cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni in genere, ma non aveva mai investito in via diretta ed in azioni concrete e strutturate per incentivare percorsi formativi dedicati alle polizie locali regionali. Le ultime iniziative formative organizzate in Corsi organizzati e dedicati alle polizie locali come avviate dalla Regione Puglia risalgono ai primi anni ‘90 quando, molti ricorderanno, furono avviati appositi corsi regionali per i “VIGILI URBANI”, che la novella legge 65/86 aveva già ribattezzato “polizia municipale”, tenuti a Bari presso il Villaggio del Lavoratore sito in Piazza Giulio Cesare. Erano corsi di formazione, non solo finalizzati alla professionalizzazione degli agenti in servizio, ma dedicati ed accessibili anche a coloro i quali avevano il progetto di partecipare alla procedure concorsuali per l’assunzione di nuove figure di Agenti di Polizia Municipale, quindi aperto anche a tutti i cittadini residenti in Puglia. Corsi, ai quali lo stesso Dr. Nunziante ha partecipato come docente con numerosi altri formatori di cui ricordo la stimata autorevolezza e professionalità. Magistrati (tutti ricordano le lezioni del dott. Rinella), avvocati, docenti universitari, Comandanti dei Corpi di P.M. che già trent’anni fa avevano tracciato e individuato i contenuti formativi che oggi rappresentano forse la vera base di questa neonata Scuola Regionale di Polizia Locale. Nel 2008, sempre la Regione Puglia e il Comune di Bari, unitamente al Ministero del Lavoro e dell’Unione Europea, aveva pure avviato uno specifico percorso di formazione nell’ambito del PIT 3 Area Metropolitana di Bari, rivolto anche agli Operatori della Polizia Locale, rientrante nell’ambito del Programma Operativo della Regione Puglia 2000/2006 – Misura 6.4 “Risorse umane e Società dell’Informazione”, formazione specifica per la Pubblica Amministrazione, che ha rappresentato un valido strumento formativo dedicato agli operatori del settore seppure il numero dei colleghi che vi ha avuto accesso e possibilità di frequenza sia risultato abbastanza contenuto. Oggi, riprendiamo un precorso importante per tutti noi, per la Regione Puglia e per tutte le Amministrazioni locali di questa regione. Con la DGR n.1701 del 26/9/2018 la Regione Puglia ha istituito la Scuola Regionale di Polizia Locale, un organismo interno posto alle dipendenze della Segreteria Generale della Presidenza e coordinata dal Dirigente regionale della Sezione “Sicurezza del cittadino, politiche per le migrazioni ed antimafia sociale”. La Scuola si articola in due sedi operative, Bari e Lecce, e si compone di un responsabile per ciascuna delle sedi operative, di un comitato tecnico-scientifico e di una struttura amministrativa-contabile di supporto. Da ultimo con DGR n.2092 del 21/11/2018 è stato adottato il Regolamento di funzionamento della Scuola Regionale di Polizia Locale che disciplina oggi tutte le attività formative, obbligatorie e non, propedeutiche anche per gli avanzamenti di carriera degli Operatori di Polizia Locale – almeno per la assegnazione della simbologia già prevista dalla L.R.37/2011 e conseguente R.R. attuativo n.11/2017. La Scuola si avvarrà di un gruppo di lavoro, denominato Comitato didattico-scientifico composto da 3 a 5 membri che la Commissione tecnico-consultiva individua tra i suoi componenti e nominati o revocati dal Dirigente dell’organismo. La finalità della Scuola sarà quella di promuovere la realizzazione di un sistema permanente di formazione riservata a tutti gli operatori della polizia locale, ai Comandanti di Corpo e Responsabili di Servizio con o senza qualifica dirigenziale, per l’accesso ai ruoli nonché per la qualificazione ed aggiornamento professionale. Le attività formative comprenderanno sia i corsi di formazione/aggiornamento, che i seminari di approfondimento, gli incontri informativi e divulgativi, le giornate di studio e gli incontri con dibattiti. E’ prevista la predisposizione di un Piano annuale delle attività formative che rappresenta il documento programmatico delle attività approvato dal Dirigente individuato dalla Giunta regionale. L’obiettivo è disciplinare le attività di formazione al fine di garantire l’adeguatezza e l’uniformità dei processi formativi nell’ambito regionale ed interregionale. Una formazione mirata, in definitiva, che consenta l’aggiornamento costante quale condizione essenziale per la valorizzazione del ruolo, per la progressione e la crescita professionale al servizio delle comunità locali, perché sia esaltato il ruolo fondamentale delle polizie locali attraverso il potenziamento delle competenze professionali. Il risultato atteso è conseguire una omogeneità di comportamento nell’operare ed applicare le disposizioni normative mediante l’uniformità della preparazione professionale, che dovrà concretizzarsi attraverso lo scambio di esperienze, il confronto nelle modalità di intervento, la diffusione di linee interpretative condivise con una formazione qualificata ed uniforme. Sono previsti corsi di formazione di gruppo con lezioni di tipo frontale e/o a distanza, articolati in:
a. Corsi di formazione per i neo assunti nei ruoli della Polizia Locale,
b. Corsi di formazione al ruolo,
c. Corsi di formazione avanzata,
d. Corsi di qualificazione ed aggiornamento riservato a tutti gli operatori di polizia locale.
Ai corsi potranno partecipare anche gli appartenenti alle polizie locali di altre Regioni, previo accordo di programma tra le Regioni interessate ed è possibile anche la collaborazione con Enti e soggetti esterni di concerto con le Amministrazioni di appartenenza, oltre alla formazione integrata tra la Polizia Locale e le varie Forze di Polizia dello Stato presenti sul territorio. Sono previste macro aree disciplinari per la formazione che prevedono, tra l’altro :
a. L’Area delle competenze tecnico-professionali
b. L’Area delle competenze giuridiche
c. L’Area delle competenze relazionali
d. L’Area delle competenze economico – manageriali
e. L’Area tecnica – specialistica.
Per il conferimento degli incarichi di docenza nei corsi viene costituito poi l’Albo regionale dei docenti in materia di Polizia Locale disciplinato da specifico regolamento; l’art.12 prescrive i requisiti che devono possedere gli iscritti e la periodicità dell’aggiornamento dell’elenco degli iscritti all’Albo. La Scuola di formazione, infine, favorisce l’attività di ricerca al fine di acquisire elementi di conoscenza e di approfondimento in ordine ad argomenti di particolare interesse per gli operatori ai vari livelli di responsabilità, affrontare le problematiche connesse con la concreta attivazione degli istituti normativi connessi, mettere a punto e divulgare schede di aggiornamento e di orientamento che consentano di definire una sostanziale uniformità di comportamento in Servizio e a livello regionale. Questo percorso, in definitiva, persegue l’obiettivo sotteso di fornire ai partecipanti ulteriori strumenti per approfondire le conoscenze o per gestire meglio la complessità organizzativa e gestionale dei nostri Comandi di Polizia Locale, nell’ottica di una razionalizzazione e valorizzazione delle risorse umane e strumentali a disposizione, mantenendo come obiettivo principale quello di offrire in definitiva alla cittadinanza un servizio di qualità, migliorando l’immagine del Corpo sia all’interno che all’esterno. Tutto questo sono convinto migliorerà in definitiva il Servizio reso, perché credo fermamente che nel lungo periodo le performance migliori che una persona possa conseguire dipendono sempre da una formazione migliore. Il Comando di Polizia Locale di Bari in verità ha già iniziato da alcuni anni un percorso virtuoso di formazione ed aggiornamento interno che ha visto la costituzione quest’anno di un Ufficio Studi che si preoccupa di curare con il Comandante gli aspetti formativi ed informativi dedicati al personale tutto. Il materiale destinato all’aggiornamento viene periodicamente inviato on line agli operatori nonché pubblicato sul sito istituzionale del Corpo www.poliziamunicipalebari.it – area riservata a cui hanno accesso i colleghi. E’ iniziata altresì, riprendendo una vecchia iniziativa ferma da 15 anni almeno (era il c.d. “giornalino della P.M.”), la pubblicazione interna in forma “artigianale” (diciamo) di un aperiodico che è giunto al numero 6 dell’anno 2018 e del quale avete avuto copia oggi. La qualità dei contenuti e la professionalità degli Operatori che partecipano spontaneamente alla redazione degli articoli contenuti nel “giornale” interno, nonché il gradimento riscontrato nei lettori invita ad ampliare la platea dei fruitori oltre il confine comunale, perché magari potrà trovare la condivisione a livello regionale con gli altri Corpi e Servizi di P.L., o della stessa Regione Puglia, previa registrazione formale della pubblicazione come previsto dalla Legge. Voglio concludere con una significativa frase di Frederick Taylor (ingegnere e imprenditore statunitense) che io condivido e ritengo racchiuda un principio importante che può assurgere a spinta motivazionale per il nuovo percorso formativo intrapreso dalla Polizia Locale nella nostra Regione. “Quello che tutte le organizzazioni spesso cercano oggi è l'uomo già formato e competente, una persona che sia già stata ben formata da altri. Ma è solo quando realizzeremo che è un nostro dovere, oltre che un'opportunità, collaborare per formare chi lavora con noi e renderlo sempre più competente invece di cercarlo già formato che avremo imboccato la strada della vera efficienza". Grazie. Michele Palumbo